I Veneziani di Laguna nel bicchiere sono accoglienti e capaci di gratitudine: hanno perciò voluto contraccambiare con piatti della tradizione cittadina, nello spirito festaiolo, godereccio e non competitivo che contraddistingue l’Associazione, gli amici “foresti” che già li avevano deliziati con con pietanze dei loro paesi d’origine.
A dire il vero, nessun socio di Laguna nel bicchiere può essere definito foresto e men che meno straniero: prova ne sia il fatto che alcuni fra quelli nati in terre lontane si sono voluti cimentare, con successo, in ricette tipiche veneziane, quali saor, sépe col nero e la pincia.
Ecco le ricette dei piatti gustati con i nostri vini:
1 chilo di code di gamberi ben pulite (attenzione al budello nero)
6-7 cipolle bianche (io ho usato rosse)
olio extravergine di oliva
1 bicchiere di vino bianco
sale
pepe
un pizzichino di zucchero
9 cucchiai di aceto bianco
2 cucchiai di uvetta sultanina ammollata per circa un’ora in acqua tiepida
1 cucchiai di pinoli tostati
Cuocere i gamberi in una padella antiaderente appena unta di olio per pochi minuti e disporli in una teglia in un solo strato. Salarli e insaporirli con poco pepe.
Affettare sottilmente le cipolle e cuocerle, a fiamma bassa, con il coperchio, bagnando con poco vino bianco, finchè tendono ad appassire.
Aggiungere sale, pepe e lo zucchero (pochissimo).
Bagnare con l’aceto, farlo evaporare e continuare la cottura ancora per qualche minuto.
A fine cottura, completare con l’uvetta e i pinoli.
Versare la cipolla ancora calda sui gamberi, lasciar raffreddare, riporre in frigo e far riposare un paio di giorni prima di gustarli come antipasto o secondo piatto.
La Tentazione di Jansson
Katarina Rothfjell
Svezia
Aringhe e Patate per un piatto (estivo) svedese.
Il nome di questo piatto popolarissimo in Svezia è Janssons Frestelse che alla lettera significa “la tentazione di Jansson”.
È un piatto che all’apparenza può sembrare molto invernale ma va letto alle latitudini alle quali viene consumato dove ad agosto non è difficile che sovente si registrino i 10-12 gradi e si comincino a vedere le foglie degli alberi lievemente ingiallite. La vicinanza con il Polo Nord ovviamente accorcia le stagioni e spesso si presenta con temperature estive che per noi sono poco più che primaverili.
In tale ottica è più che naturale che l’alimentazione possa essere più ricca di grassi e carboidrati proprio perché il corpo li richiede con maggior insistenza. In ogni caso è un piatto estivo e serale da consumarsi anche a temperatura ambiente.
La Tentazione di Jansson
Ingredienti per 4 persone
6-8 patate
2 cipolle
2-3 cucchiai di margarina o burro
1-2 scatolette di filetti di aringhe marinate (li reperite facilmente da Ikea)
3 dl di panna da cucina (mi raccomando non quella zuccherata! :D)
Pelate le patate e tagliatele a bastoncini sottili. Affettate le cipolle e fatele saltare un po’ in parte del burro. Scolate i filetti di aringa e tagliateli a pezzetti (tenere a parte un po’ del liquido nel quale si trovano).
In una pirofila imburrata mettete a strati le patate, la cipolla e i pezzetti di aringa (patate sul fondo e in cima); aggiungete metà della panna, un po’ della marinata del pesce, e guarnite il tutto con fiocchi di burro.
Cuocete per circa 20 minuti in forno a 200 gradi, aggiungete il resto della panna e fate cuocere per un’altra mezz’ora, finché le patate siano ben cotte.
Si serve come spuntino notturno oppure assieme allo smörgåsbord che è una sorta di ampio aperitivo serale allestito su una tavola con ogni ben di Dio ed accompagnato da fiumi di birra.
Traditionell Svensk Janssons Frestelse
Ingredienser 4 – 6 personer
1 kg mjölig potatis
2 gula lökar
smör
250 g ansjovisfilé [2 burkar]
ansjovisspad, från en av burkarna
3 dl vispgrädde
1 dl mjölk
2 msk ströbröd
Gör så här:
Värm ugnen till 225 grader.
Skala och skär potatis i fina strimlor. Skala och skiva löken tunt.
Fräs löken mjuk i smör utan att den tar färg.
Varva potatis, lök och ansjovis i en smord ugnsform. Avsluta med potatis.
Häll på ansjovisspadet från en av burkarna och grädden blandad med mjölken.
Strö över ströbröd och lägg på några klickar smör.
Grädda Janssons frestelse mitt i ugnen i 50–60 minuter.
Matsortera dina potatisskal till återvinning och njut av din Janssons frestelse!
Traditionell Svensk Janssons Frestelse-Vegan Version
Hur gör man en vegetarisk Jansson? En av julens favoriter på julbordet är en frestelse, även för veganer och vegetarianer. Så varför inte göra en vegansk Janssons frestelse i jul? Byt ut grädde mot havregrädde, välj mjölkfritt margarin och vips så är du i hamn med julmat som passar alla.
Ingredienser 8 bufféportioner
2 gula lökar
2 msk mjölkfritt margarin
1/2 dl kapris
1/2 tsk malen kryddpeppar
1 dl solroskärnor
1 kg potatis
5 dl havrebaserad grädde (14 %)
1 1/2 dl havredryck
2 krm malda kryddnejlikor
1 krm malen kanel
1 tsk salt
2 krm nymalen svartpeppar
1/2 dl ströbröd
3 msk mjölkfritt margarin
Gör så här
Sätt ugnen på 200°C.
Skala och skiva löken tunt. Stek den mjuk i margarinet. Hacka kaprisen. Krydda löken med kryddpeppar och rör ner kapris och solroskärnor, låt steka någon minut.
Skala potatisen och skär den i fina strimlor. Varva potatisen med lökfräset i en ugnssäker form.
Blanda ihop havregrädde och havredryck med kryddorna och häll över potatisen. Strö över ströbrödet och klicka på margarinet. Grädda i nedre delen av ugnen ca 1 timme.
Poesia dedicata al piatto:
Un do di petto
sospeso
in una notte bianca
ha sciolto
i
ghiacciai
ha grattato
patate
e
cipolle
creando
un
nido di
rondine
dal
gusto
delicato
Banitsa (letto baitzza)
Teodora Baharova Bulgaria
Banitsa (letto baitzza)
Ingredienti:
Una confezione pasta filo
4 uova
150 gr di formaggio feta
Uno yogurt ( piccolo )
Un pizzico di bicarbonato di sodio
Olio di girasole
Cottura:
20 min., inizialmente (i primi 5 min.) a 220 gradi, dopo a 180 ,posizione della teglia in forno : più verso al basso ma no direttamente giù …
Preparazione:
Ripieno:
Al barattolino di yogurt si aggiunge un pizzico di bicarbonato e si mescola energicamente per un minuto, si aggiungono i gialli delle uova, si sbattano gli albumi a neve e si aggiungono allo yogurt e i gialli mescolando in maniera che gli albume si smontano meno possibile… alla fine si sbriciola la feta a pezzetti un po’ più grandi del chicco di mais …
Si spalma il fondo di una teglia, leggermente più piccola rispetto la grandezza della foglia di pasta filo con olio di girasole. Si mettono 3 foglie di pasta filo a parte che serviranno per la “copertura ” della banitsa.
Sul fondo si depositano i primi tre strati di foglie spalmati alla grossolana con olio di g.s. e un paio di cucchiai di ripieno si distribuisce sull’ ultimo senza precisione.
Si spalmano altri due fogli di pasta filo con olio di girasole e si appoggiano “stropicciati” in maniera che rimane più possibile aria in mezzo i strati.
Si aggiungono altre due cucchiai del ripieno e così un strato di pasta filo e ripieno fino all’esaurimento del materiale.
Per concludere si ricopre tutto delicatamente in maniera di non schiacciare con ultimi tre strati di pasta filo, sempre spalmati di olio di girasole.
Si cucina al forno scaldato fino 220 gradi.
Può essere servita con una coppetta di yogurt.
Рецепта за баница със сирене
една опаковка кори за баница
150 гр сирене
Слънчогледово олио
4 яйца
щипка сода бикарбонат
200 мл кисело мляко
За около 20 Мин в предварително загрята до 220 градуса фурна , в последствие намале а до 180 градуса.
Плънка :
Добавя се щипка сол в киселото мляко, бъркайки енергично. Добавят се жълтъците , а в последствие внимателно и разбитите на сняг белтъци ..последно се добавя натрошеното сирене
Поставят се два – три листа кори предварително намазан с олио в тавичка също така намазана с олио .Следва лъжица- две плънка .Следващите кори се поставят “намачкани” , така че да се създаде пространство с въздух между слоевете и така до оползотворяване на плънката ..завършва се с три намазани с олио кори, “завиващи” баницата
Poesia dedicata al piatto:
Nel paese
delle
rose
la
pietanza
scrigno
di
regali
di portafortuna
di desideri
conserva
il
profumo
rotondo
del
vento
dei
Balcani
Musaka bulgara
Teodora Baharova Bulgaria
Musaka bulgara
Ingredienti per la preparazione di una teglia 20/40 cm:
Un chilo di patate vecchie
2-3 carote
Un pezzettino di sedano rapa
2-3 spicchi d’aglio
Una cipolla dorata
250 mg macinato misto + una salsiccia di maiale
Pepe nero
un pizzico di paprica
mezzo cucchiaino di cumino
un pizzico di fieno greco
sale
Prezzemolo
Per il coperchio:
4 uova
Un vasetto di yogurt bianco
Un pizzico di bicarbonato
2-3 cucchiai di farina
Preparazione:
Tutte le verdure (a parte la cipolla e il prezzemolo che servono per condire il macinato) si tagliano a cubetti meno di 1cm x 1cm.
Il macinato, mescolato con quello della salsiccia, viene condito dal giorno prima con le spezie in elenco, prezzemolo e la cipolla tritata finemente e così spezzato a piccoli parti e mescolato con la verdura tagliata a cubetti.
Si posiziona nella teglia, si aggiunge acqua o brodo di verdure (se c’è) al livello un po’ sotto del livello delle verdure nella teglia, sale, e viene cucinato al forno a 220 gradi finchè le patate vengono arrostite.
A questo punto si aggiunge il “coperchio” preparato con:
Uova sbattute molto bene, lo yogurt mescolato energicamente con un pizzico di bicarbonato e i 2-3 cucchiai di farina.
L’impasto deve ricoprire il contenuto della teglia e così viene cucinato per altri 25-30 min a 180 gradi.
Si serve in porzioni tipi lasagna, può essere condito con yogurt mescolato con pizzico di sale, pesto di aglio e cucchiaino di olio di girasole.
Каймата се замесва от предишния ден с подправките и ситно накълцания лук .Добавя се вода или зеленчуков бульон малко под нивото на зеленчуците
Пече се до зачервяване
Добавя се “капакът” приготвен от добре разбитите яйца , кисело мляко размесено със сода бикарбонат , брашно ..
Залива се равномерно и се пече на 180 градуса до зачервяване ..
Може да се поднесе със сос от кисело мляко и чесън ..
Empanadas
Paolo Balboni
Cile
Le empanadas, il patio di Tía Tila, il profumo di Rosita
In Cile i miei lavoravano tanto e non avevano tempo per badare a me. Ma di là dalla strada c’era la casa di Tía Tila, la zia Matilde: magra, pelle colore di cuoio conciato da sigarette fatte arrotolando il tabacco che cresceva selvaggio ovunque, grandi macchie di melanoma, voce da Claudia Cardinale: era lei la mia babysitter, la mia zia, la mia nonna.
Io passavo i pomeriggi (e, durante le vacanze, anche le mattine) nel patio interno della sua casa di adobe. E ogni giorno, all’ora della merenda, Rosita portava le empanadas.
Rosita: avrà avuto 3-4 anni più di me, era la criada, “creata” dalla nuova famiglia dopo essere stata abbandonata o venduta dalla sua vera famiglia, lassù sulle Ande. Era scura di pelle e io, credo, ne ero un po’ innamorato. Sua madre regalò alla mia una tovaglia con dei pavoni ricamati, che adesso ha Alvise, sebbene sia un po’ fanée. Rosita (pronunciatela come al sud, con la “s” sorda) portava le empanadas bollenti, che scottavano le dita – e, poiché ne ero goloso, mi scottavo anche la lingua e dovevo respirare affannosamente a bocca aperta per raffreddare il boccone. Poi Tía Tila mi versava un bicchiere di acqua e limone e il bruciore passava.
Ma la cosa più bella è che le empanadas si mangiavano con le mani. Potevo finalmente essere come i miei compagni di scuola, che mangiavano tutto con le mani, mentre io dovevo usare le posate – ma da Tía Tila ero autorizzato a usare le mani, a costo di scottarmi.
Empanadas
Ingredienti
mezzo chilo di carne macinata, poco grassa
una paio di cipolle
un uovo
uvetta passa: mezzo bicchiere, da lasciar gonfiare in acqua mentre si prepara il tutto
sale e tutte le erbe della terrazza: rosmarino, timo, maggiorana ecc.; secondo me ci andrebbe anche il cilantro (coriandolo, in italiano) ma Mary lo detesta, e per amore non ce lo metto
cumino in polvere: lo indico separatamente dagli altri odori perché è il re delle empanadas. Ne metto tanto: un cucchiaio da minestra, colmo, mentre cuoce; e poi un altro cucchiaio, o uno e mezzo, a fuoco spento
pasta da pizza, di quella già pronta, resa un po’ più sottile; se si è autolesionisti, pasta brisée piena di burro…
Preparazione
tritare la cipolla e le erbe e metterle in padella, con un filo d’olio, ad ammosciare un po’
aggiungere la carne e rosolare abbastanza, salando e aggiungendo il cumino; la cottura non deve essere piena perché poi vanno 12 minuti in forno
alla fine, a fuoco spento, aggiungere le uvette, poi l’uovo, mescolandolo decisamente alla carne e cipolla in modo da legarla, da evitare che si sbricioli; infine la seconda dose di cumino
si lascia intiepidire il ripieno mentre si stende la pasta e con un minimatterello o una bottiglia la si assottiglia un po’; bisogna fare dei cerchi di pasta: le prime volte usavo una tazza per fare dei grandi cerchi di pasta, oggi vado un po’ a caso, con la rondella, facendo dei cerchi come quelli che avrebbe fatto Giotto dopo due litri di chianti
si mette un bel po’ di ripieno, si ripiega il cerchio facendo un grande raviolo, e si schiaccia il bordo: mia mamma lo faceva con una forchetta, in modo che poi da cotto faceva una specie di gonnellina tratteggiata – io uso le dita; il ripieno che avanza va tranquillamente in freezer.
Cottura
10-12 minuti in forno 180-200°; quando le empanadas sono dorate si tolgono e si servono – ustionanti e senza posate, da mangiare con le dita, in piedi, chiacchierando.
Empanadas
Ingredientes
medio kilo de carne picada, con poca grasa
dos cebollas
un huevo
medio vaso de pasas: mientras se prepara el relleno se dejan a remojo en agua, así se inflan
sal y todas las hierbas aromáticas de la terraza: romero, tomillo, mejorana etc.; en mi opinión serviria tambien el cilantro, pero Mary lo odia, y por amor no lo pongo
comino en polvo: lo separo de las otras especias porque es el rey de las empanadas. Yo pongo muchísimo comino: una cucharada llena mientras se cocina la carne, y otra cucharada y media con el fuego apagado
masa para pizza, de esa ya lista; si quieres hacerte daño a ti mismo, usa masa brisée llena de mantequilla…
Preparación
pica la cebolla y las hierbas y ponlas en la sartén, con un hilo de aceite, para ablandarlas un poco
agrega la carne, para dorarla; pon la sal y el comino. No cocines del todo la carne, porque la pondremos 12 minutos en el horno
para terminar, con el fuego apagado, agrega las pasas, mezcla vigorosamente el huevo a la carne y a la cebolla para amalgamarlos y hacer un compuesto homogéneo; por ultimo, la segunda dosis de comino
deja que la carne se enfríe mientras estiras la masa (puedes usar una botella). Haz círculos de masa usando una taza (yo los hago a mano alzada, hago círculos come los de Giotto después dos litros de chianti)
Pon abundante relleno, dobla el circulo de masa a media luna y pisa el borde: mi mamá usaba un tenedor, y después de estar cocida la empanada tenía una especie de falda punteada – pero yo uso mis dedos; el relleno que no usas puede irse al congelador.
Cocinar
10-12 minutos en el horno 180-200°; cuando las esmpanadas estén doradas retíralas del horno y sírvelas, calientes, sin cubiertos, para ser comidas con las manos, en pie, charlando.
Poesia dedicata al piatto:
Un
ruvido
sensuale
malinconico
feroce
tango
di
gusti
affiora
nell’antica
ricetta
dalle
mille
origini
dalle
mille
contraddizioni
dell’empanadas
Torta di Mele
Martina Raehr
Germania
Torta di mele
125 g burro
100 g zucchero
2 uova
100 g Quark/ricotta
buccia grattugiata di un limone biologico
4 cucchiai di latte
250 farina integrale di grano tenero
2 cucchiaini di lievito per dolci.
Copertura:
1kg di mele (farinose)
succo di un limone non trattato
12 mandorle tritate
Lavorare il burro, lo zucchero e le uova, aggiungere il quark magro, la scorza di limone grattugiata e il latte. Aggiungere la farina di grano tenero integrale (possibilmente appena macinata), mescolato con il lievito in polvere.
Distribuire e lisciare l’impasto in una tortiera a cerniera, che è stata prima imburrata e coperta con un velo di pan grattato
Sbucciare e dividere in quarti le mele e togliere il torsolo. Incidere la parte esterna delle mele con una forchetta o con un coltello, cospargere di succo di limone e mettere in cerchio nell’impasto della tortiera con il lato inciso rivolto verso l’alto, premendo leggermente, cospargere di mandorle tritate.
Cuocere in forno preriscaldato a 180°, ripiano più basso, per 45 minuti.
Apfelkuchen
125 g Butter
100 g Zucker
2 Eier
100 g Magerquark
Schale von einer ungespritzten Zitrone
4 Esslöffel Milch
250 g Weizenvollkornmehl
2 Teelöffel
Belag:
1kg Äpfel (weich)
Saft einer ungespritzten Zitrone
12 grob gehackte Mandeln
Butter, Zucker und Eier schaumig rühren, Magerquark, geriebene Zitronenschale und die Milch dazugeben. Das frisch gemahlene Weizenvollkornmehl mit Backpulver vermischt darunterheben.
In einer gefetteten, gebröselten Springform den Teig glatt streichen.
Die Äpfel schälen und vierteln und das Kernhaus ausschneiden. Die Außenseite der Äpfel mit einer Gabel, oder Messer einritzen, oder schneiden, mit Zitronensaft beträufeln und im Kreis in den Teig legen leicht drücken, die eingeritzte Seite nach oben, gehackte Mandeln darüber streuen.
Bei 180 °, unterste Schiene im vorgeheizten Backofen 45 Minuten backen.
Kimbap (Gimbap)
Sun Chul Back e Yoon Jung Choi
Corea del Sud
“Kim” cioè alga e “Bap” ovvero riso. In pratica, un classico roll di riso al vapore ripieno di verdure, carne e uova, arrotolati in un foglio di alga nori essiccata, e tagliato nella tradizone forma a dischetto.
Conosciuto come Kimbap o Gimbap, è uno dei piatti per eccellenza della cucina coreana, soprattutto nella versione da asporto, preparto con differenti ripieni a seconda dei gusti e ideale per un pasto veloce o per uno snack.
La tradizione vuole che venga preparato dalle mamme e portato dai loro figli come merenda per una gita fuori da casa o un picnic.
Preparare Kimbap in italia potrebbe risultare un po’ difficoltoso per via degli ingredienti particolari, che si possono però trovare nei negozi di alimentari asiatici o online.
Kimbap (Gimbap)
Ingredienti (2/3persone)
4 fogli di alghe nori essiccata
250g di riso dei chicchi poccoli (riso originario)
1-2 carote
2-3 uova
Spinaci
1 Ravanello giallo ( sottaceto )
olio di sesamo q.b
semi di sesamo q.b
sale q.b
olio q.b.
condimenti opzionali (a scelta tra:)
surimi (polpa di granchio)
manzo
cotoletta di maiale
tonno in scatola con maionese
prosciutto,
wurstel
bardana
cetrioli
tortini di pesce coreana ecc..
Preparazione
Per cucinare un riso in perfetto stile coreano serve quello a chicchi corti dal gusto morbido e soffice. Versare il riso in una terrina e coprirlo d’acqua, lavarlo sfregando i chicci e scolarlo. Ripetere questa operazione per eliminare eventuali impurità (sciaquare fin quando l’acqua non risulta limpida). Mettere il riso in una pentola, coprirlo con poca acqua salata fino a 2 cm. Chiudere il coperchio. Quando bolle, abbassare il fuoco cuocerlo per 5-10minuti ancora e poi lasciare senza fuoco per 10-15minuti, mettere il riso in una ciotola e mettere il sale, il sesamo, l’olio di sesamo e mescolare. Poi lasciarlo raffreddare.
Rompere le uova in un recipiente ed aggiungere il sale. Con una semplice forchetta, mescolare le uova fino ad ottenere la tipica consistenza dell’uovo per frittata. Cuocerle in una padella antiaderente con 1cucchiaini di olio in modo da ottenere uno strato sottile. Cuocere a fuoco basso, poi girare con molta attenzione e cuocere dall’altro lato. Lasciare raffredare ben stesi su una superficie piana. Poi tagliare a striscioline sottile.
Tagliare le carote alla julienne. Mettere la padella sul fuoco, aggiungere 1 cucchiaio d’olio, quando è caldo mettere le carote, il sale e cuocere 2-3 minuti.
Mettere l’acqua e il sale in una pentola, quando l’acqua bolle mettere gli spinaci nell’acqua per 1-2 minuti, sciaquarli in acqua corrente fredda, scolarli e strizzarli. Metterli in una ciotola e mettere il sale, il sesamo, l’olio di sesamo. Mescolare.
Tagliare il ravanello giallo a strisce.
Tagliare a strisce o striscioline anche altri condimenti opzionali. Se decidete di utilizzare i tortini di pesce coreano: tagliare i tortini di pesce a strisce e soffriggere su una padella precedentemente riscaldata con 1 cucchiaio di olio a fuoco medio. Lasciare cuocere i tortini di pesce fino a quando saranno leggermente imbruniti.
Fare i rotolini
Preparare l’alga arrostendola leggermente.
Distendere un foglio di alga con il lato più lucido verso il basso su un’apposita stuoietta di bambù.
Ricoprire l’alga con uno strato di riso condito.
Mettere tutti gli ingredienti a strice in orizzontale.
Arrotolare.
Spennellare il rotolino(kimbap) con olio di sesamo.
Tagliare il rotolino (kimbap) a pezzi da 1-2cm con un coltello bagnato con acqua.
Kimbap (Gimbap)
Poesia dedicata al piatto:
La grande
mamma
coreana
prepara
mosaici
di
bellezza
e
bontà
per
le
gite
fuori
porta
riscaldati
dal
morbido
sole
coreano
Spezzatino fiammingo
Paola Cogolati
Belgio
La ricetta richiede alcune ore di cottura, e quindi deve essere eseguita nell’arco di 2 giorni. La sua originalità deriva dalla preparazione con la birra, ma anche dal suo gusto leggermente zuccherato. Quest’ultimo deriva dallo zucchero di canna o dallo sciroppo di Liegi.
Spezzatino fiammingo
Ingredienti per 4/6 persone:
1 kg. di polpa di manzo a pezzi
2 cipolle
1 cucchiaio di zucchero di canna (in alternativa usare 1 cucchiaio di sciroppo di Liegi)
50 cl di birra scura
Alloro e timo
3 fette di pane a cassetta spalmate di senape (meglio se usate pan di spezie)
1 cucchiaio di farina
Burro
Sale e pepe.
Preparazione:
Fare rinvenire le cipolle nel burro.
Toglietele dalla pentola e rosolare nel fondo di cottura la carne a pezzi.
Aggiungere le cipolle e la farina.
Aggiungere la birra, timo e alloro, pepe sale, e lo sciroppo di Liegi.
Portare a ebollizione e mettete il fuoco al minimo.
Coprite la preparazione con le fette di pane alla senape.
Fare cuocere a fuoco lento per 2 ore. Spegnere il fuoco e lasciare riposare 1 notte.
Il giorno dopo fare cuocere a fuoco lento per un ora.
Se il fondo risulta troppo liquido, togliere la carne e addensare il composto con un po di farina.
Servire con contorno di patate fritte.
Carbonade flamande
La recette demande quelques heures de cuisson, et doit donc être réalisée sur 2 jours. Son originalité vient de la préparation à la bière, mais aussi de son léger goût sucré. Ce dernier provient de la cassonade ou du sirop de Liège.
Les ingrédients pour 4/6 personnes
Voici les ingrédients dont vous aurez besoin pour préparer votre carbonade maison (4 à 6 personnes) :
1 kg de viande de bœuf en morceaux
2 oignons
1 cuillère à soupe de cassonade (vous pouvez aussi utiliser du sirop de Liège)
50 cl de bière brune
1 feuille de laurier, 1 branche de thym
3 tranches de pain d’épice (ou 2 tranches de pain de campagne) badigeonnés de moutarde
1 cuillère à soupe de farine
du beurre
sel et poivre
La préparation
La veille, émincez les oignons et faites-les revenir dans une cocotte avec du beurre. Puis sortez-les et faites dorer les morceaux de viande sur toutes les faces. Remettez ensuite les oignons dans la cocotte et ajoutez la farine. Versez la bière et ajoutez la cassonade, le laurier, le thym, le sel et le poivre. Portez à ébullition puis réduisez le feu. Posez le pain moutardé sur la préparation et faites cuire à feu doux pendant 2 heures. Laissez refroidir.
Le lendemain, remettez votre préparation sur un feu doux pendant au moins 1h. Si la consistance est trop liquide, vous pouvez sortir la viande de la cocotte et faire réduire la sauce seule. Rectifiez l’assaisonnement.
La recette demande quelques heures de cuisson, et doit donc être réalisée sur 2 jours. Son originalité vient de la préparation à la bière, mais aussi de son léger goût sucré. Ce dernier provient de la cassonade ou du sirop de Liège.
Kashki Bademjan (Melanzane con Kashk)
Yasra Pouyeshman
Iran
Kashki Bademjan (Melanzane con Kashk)
Ingredienti:
700 gr di melanzane
2 cipolle
Olio d’oliva
5 spicchi d’aglio tritato e già fritto
Curcuma
Kashk (è una preparazione a base di yogurt fermentato e di grano saraceno)
Le noci tritati
Menta secca
Riscaldare il forno a 230° con la griglia. Spennellare le melanzane con circa 1/4 tazze di olio d’oliva e farle arrostire per circa 20-25 minuti, fino a quando non saranno dorate e ammorbidite. (Possono essere anche fritte le melanzane).
Nel frattempo, in una padella larga, scaldare 4 cucchiai di olio d’oliva a fuoco medio. Aggiungere la cipolla e cuocere, mescolando di tanto in tanto, finché non si ammorbidisce e diventa dorata, per circa 10 minuti.
Aggiungere un po’ di curcuma e dopo un minuto una manciata generosa di menta secca e le melanzane arrostite già sbucciate.
Mettere il coperchio e lo fai cuocere sul fuoco basso finché le melanzane non si sono completamente ammorbidite e cotte. Ora inizia con 3 cucchiai di ‘kashk’ e continua ad aggiungere se necessario. Lo fai ancora cuocere per qualche minuto.
Trasferire su un piatto da portata e guarnire con circa 2 cucchiai di cipolla, aglio e menta fritta. Guarnire con noci tritate e un filo di kashk o yogurt extra.
Servire caldo o a temperatura ambiente, con pane.
Kashki Bademjan
Poesia dedicata al piatto:
Canti
di
muezzin
avvolgono
il cielo stellato
in cucina
un’orchestra
di
spezie
illumina
gli
sguardi
curiosi
dipinge
un
sorriso
i
volti
dei commensali
Halva con la Farina di frumento
Yasra Pouyeshman
Iran
Halva con la Farina di frumento
Ingredienti:
Farina integrale – 1Kg
Zucchero – 750gr
burro – 200gr
Olio di semi – 300gr
Zafferano 1.5 gr
Acqua4 tazze
Acqua di Rosa Mezzo bicchiere
Preparazione:
Mescolare lo zucchero con acqua e farlo bollire fino a quando lo zucchero sia tutto sciolto.
Spegnere il fuoco e versare l’acqua di rosa e lo zafferano macinata nello sciroppo e metterlo da parte (deve rimanere caldo senza bollire e diventate denso).
Tostare la farina in padella sul fuoco medio alto finchè esce il profumo di tostatura e cambia il colore della farina (per arrivare a un ottimo risultato bisogna essere molto attenti con la tostatura della farina, deve essere appena tostata, nè bruciata e nemmeno cruda).
Aggiungere burro e olio e continua a mescolare sul fuoco basso per un’altro minuto. Ora spegnere fuoco e aggiungere pian pianino lo sciroppo nella farina e mescolare bene in modo che lo sciroppo sia completamente assorbito dall’halva.
Continuare a mescolare per diversi minuti, prendere la padella e arrotolare l’halva avanti e indietro per formare un impasto. Ora l’halva è pronto 🙂
Halva
Torta all’arancia
Lucfrancois Granier
Francia
Torta all’arancia
Ingredienti:
4 arance
4 uova
125 gr. burro
zucchero
farina
un pacchetino lievito
zucchero a vela.
In una pentola far liquefare il burro, aggiungere lo zucchero, le bucce grattugiate di due arance, il succo di due arance, il lievito, i quatro tuorli poi i quattro bianchi montati.
Aggiungere poi con dolcezza la farina girando delicatamente per non fare grumi.
Mettere nel forno a 180 gradi (il forno riscaldato prima). 20 mimuti (più o meno), ( toccare con la forchetta).
Poi a caldo rovesciare il dolce (molto burro per non farlo attacare alla teglia!!).
E lentamente far assorbire le cucchiaiate di zucchero a velo dissolto nel succo delle due arancie rimaste.
Mettere poi a raffreddare, poi in frigo. Mangiare.
Gâteau à l’orange
Ingrédients:
4 oranges
4 oeufs, 125 gr.de beurre
125 gr. de sucre
125 gr. de farine, levure (16gr)
125 gr.. de sucre glace.
Dans une casserole faire fondre le beurre, ajouter le sucre, le zeste de deux oranges et leur jus, le petit paquet de levure, les quatre jaunes d’oeufs puis incorporer leurs blancs battus en neige.
Amalgamer gentiment la farine au tout sans faire de grumaux.
Enfourner dans le four préablement préchauffé, à 180 degré et cuire pendant +ou- 20mn. (Tâter avec une fourchette).
Démouler à chaud. (bien beurrer le moule).
Renverser le gateau et lui faire absorber le jus des deux dernières oranges dans lesquelles aura fondu le sucre glace vanillé.
Laisser refoidir puis laisser reposer au réfrigérateur. Déguster ensuite .
Poesia dedicata al piatto:
Dolcezza
delicatezza
garbo
mescolare
come
un lento
passionale
tango
Ed ecco
rullio
di
tamburi
Il numero
da
circo
la rovesciata
splash
una seconda
quasi, dai!
En gateux
retrò
un rebalton
brutto
ma buono
anzi tres tres tres bon
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